Nell’intervista comparsa in data 01/08/2015 sul Giornale di Sicilia, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi Gian Vito Graziano, afferma che in Sicilia vi sono 4.700 frane in attività, un numero nettamente inferiore rispetto ad altre regioni come l’Emilia Romagna (70 mila) o la Lombardia (130 mila). Sono comunque numeri che non fanno stare tranquilli poichè 4.700 significa 18 fenomeni franosi ogni 100 chilometri quadrati.
La Sicilia ha una grande estensione di terreni argillosi quindi con maggiore vocazione ai fenomeni franosi. Le zone più a rischio sono quelle del messinese, Nebrodi e Peloritani in particolare.
Nonostante ciò, in Sicilia, non è stata messa mano alla sicurezza del territorio, manca la manutenzione ordinaria, la pulizia dei canali, la manutenzione delle strade, non sono state fatte opere di pianificazione territoriale, mancano i piani di protezione civile.
Intervistato sullo stato delle strade ed autostrade siciliane, il Presidente Gian Vito Graziano, afferma che la Sicilia presenta un vasto territorio collinare e montano con presenza di terreni argillosi, quindi a rischio frana. La rete stradale siciliana interseca molti versanti a rischio e la manutenzione, per colpa di una legge inadeguata, in Sicilia come nel resto d’Italia, si limita alle parti strutturali, senza verificare la geologia del terreno su cui esse si impostano. I viadotti Scorciavacche ed Himera sono solo due esempi ormai famosi, ma ci sono altri casi di necessaria attenzione.