Ieri sera facendo zapping per i canali della TV ho visto che su una trasmissione di approfondimento politico di La7 in quel momento stavano facendo un servizio sulla frana nel territorio di Calatabiano (provincia di Catania) la quale è la causa principale dell’emergenza idrica attuale nella città di Messina; intervistando gli operai e qualche tecnico e chiedendo loro se nella condotta “riparata” si potesse ripetere la sua rottura, essi hanno alzato il dito al cielo come per dire che solo Dio lo può sapere…… tutto ciò nel 2015 è inaccettabile! C’è una scienza chiamata geologia che studia anche i fenomeni franosi e che con studi preventivi può aiutare a far sì che questi eventi vengano contenuti o che non arrechino danni alle infrastrutture.
Intervenire sulla conduttura senza pensare di spostarla o di fare adeguati interventi per contenere la frana è assolutamente inutile, infatti oggi 6 Novembre, all’indomani di quel servizio di La7, la conduttura si è nuovamente rotta e Messina è a secco.
Le zone sottoposte a dissesto sono cartografate anche nella cartografia redatta dalla Regione Siciliana ed in particolare dall’Assessorato Territorio ed Ambiente, così come lo era quella che ha causato l’inclinazione del pilone dell’autostrada Palermo-Catania.
Quanto dobbiamo aspettare ancora per intervenire preventivamente nel territorio con le figure preposte a farlo quali che siamo noi geologi?