L’erosione dei litorali non è altro che la conseguenza di un deficit sedimentario del “sistema spiaggia” determinato da un surplus delle uscite rispetto alle entrate. Data la molteplicità delle variabili che influiscono su ciascuna delle numerose voci che costituiscono il bilancio sedimentario, la stabilità è una condizione estremamente improbabile per una spiaggia, e nelle diverse aree geografiche i vari periodi geologici o storici sono stati caratterizzati da tendenze prevalenti di accrezione o di erosione, determinate da fattori globali, ai quali si sovrappongono processi che agiscono a scala regionale, come quelli influenzati dallo sviluppo socioeconomico delle popolazioni residenti nei diversi bacini idrografici. Oggi viviamo in una fase di generalizzata erosione delle spiagge, processo dovuto proprio a fattori globali sui quali è difficile intervenire.
All’interno del sistema continente-mare, la spiaggia deve essere a tutti gli effetti considerata un elemento passivo. La costituzione e la persistenza della spiaggia sta quindi su una condizione di equilibrio dinamico generato dalle azioni di fattori naturali operanti a scale diverse, di volta in volta antagonisti o concorrenti con i fattori antropici.
Fabrizio Citarrella