Per manufatti in aree costiere si intendono tutti quegli interventi di tipo ingegneristico che interagiscono con le tendenze evolutive della fascia costiera, sia di tipo naturale sia indotte da altre opere. Una prima suddivisione si pone tra le opere finalizzate all’utilizzo della fascia costiera (per esempio, bonifiche, porti, villaggi turistici) e quelle finalizzate al controllo dei fenomeni dannosi per tali manufatti o per l’ambiente antropizzato nel suo complesso (in primo luogo erosione o eccesso di sedimentazione).
L’origine di tali fenomeni può essere sia naturale sia indotta dai manufatti stessi per le modifiche determinate dall’insufficiente comprensione delle dinamiche naturali nel loro complesso. Tra queste opere, dette di difesa costiera, vi sono le scogliere frangiflutti, le difese radenti, i pennelli etc. In generale, questi interventi mirano a ridurre l’energia delle correnti litoranee e del moto ondoso, favorendo così localmente la deposizione dei sedimenti e quindi limitando l’arretramento della linea di riva o addirittura favorendone l’avanzamento.
Fabrizio Citarrella