Il Dott. Geol. Gian Vito Graziano, già Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, intervistato dal Giornale di Sicilia, esprime il proprio parere sull’area dove sorgerà il nuovo stadio dell’A.S. Roma.
Avevo già scritto un articolo in proposito e a questo link potrai trovarlo.
Gian Vito Graziano afferma che l’accordo tra la A.S. Roma ed il Comune di Roma è un compromesso paesaggistico, urbanistico, ma non geologico perché visionando le carte del Piano di Assetto Idrogeologico (P.A.I.) l’area non è segnalata come a rischio idraulico ma essa si trova vicino un meandro del Tevere e nelle vicinanze si trova anche un tributario del Tevere, il Fosso di Vallerano,quindi c’è una particolare delicatezza dal punto di vista idrogeologico.
L’area individuata è comunque un sito di attenzione, servono cioè degli approfondimenti a causa della presenza di terreni alluvionali ricchi di acque di falda; le oscillazioni della falda acquifera hanno creato una certa instabilità dei terreni, quindi, come afferma il Piano Regolatore Generale (P.R.G.), è un’area che necessita di precise valutazioni, in più afferma Gian Vito Graziano, c’è una forte pericolosità a causa del “rigurgito” delle fognature. Tale problema si presenta quando il livello del Tevere si innalza, problema noto all’epoca dell’inaugurazione dell’ippodromo di Tor di Valle che sorge proprio in quell’area; sono quindi da escludere le strutture interrate.
Concludendo, andava ricercata un’area più idonea ad ospitare le diverse strutture presenti in progetto, perché sono ben tre i rischi presenti in quest’area ed a maggior ragione perché esse dovranno ospitare, specie durante le partite di calcio, migliaia di persone, aumentandone così i rischi e le pericolosità.
Fabrizio Citarrella
Fonte: Giornale di Sicilia del 26/02/2017
Fonte foto: www.secoloditalia.it
Fonte foto: www.iltempo.it