In un precedente articolo (qui il link) abbiamo parlato del principio dell’invarianza idraulica e dell’Ordinanza Sindacale n.10 del 28/01/2019 della città di Palermo che la regolamenta. Ovviamente tale principio è applicabile in tutti i luoghi dove si voglia far rispettare tale principio, cioè tutti i luoghi urbanizzati dove a causa dei cambiamenti climatici e delle estese urbanizzazioni che hanno comportato l’aumento del deflusso superficiale quando si verificano le piogge, specialmente quelle intense e concentrate in un breve periodo di tempo, si hanno estesi e pericolosi alluvionamenti che causano notevoli danni alle persone e alle cose. Riassumendo, secondo il principio dell’invarianza idraulica il deflusso superficiale deve essere sostanzialmente lo stesso a quello che esisteva prima dell’intervento edilizio nella zona oggetto del nostro studio.
Analizziamo ora un esempio pratico di come esso viene calcolato. Noi di Effeci Geologia utilizziamo il Metodo italiano diretto il quale consente di calcolare direttamente i volumi d’invaso necessari per modulare il picco di piena, semplicemente mantenendo costante il coefficiente udometrico al variare del coefficiente di deflusso Φ.
In questo articolo vi risparmiamo la scrittura della formula e la conseguente spiegazione di tutti i coefficienti e delle variabili.
Riportiamo qui di seguito un esempio concreto:
Situazione idraulica ANTE OPERAM
Situazione idraulica POST OPERAM
Dove
Φ0 (coefficiente di deflusso ANTE OPERAM) = 0,20
Φ (coefficiente di deflusso POST OPERAM) = 0,63
w (volume minimo specifico di laminazione) = 320,15 m3/ha
V (volume minimo di dimensionamento di invaso) = 37,30 m3
Quindi nel nostro caso, abbiamo scelto di utilizzare una vasca di laminazione che consenta un accumulo delle acque meteoriche di deflusso, pari ad un volume minimo di 37,30 m3 il quale costituisce il volume minimo di dimensionamento di invaso V che è stato precedentemente calcolato.
Tale vasca di laminazione dovrà essere ubicata lontano dalle strutture fondali dei manufatti, al fine di escludere qualsiasi pericolo di instabilità degli stessi. L’acqua verrà poi conferita nella pubblica fognatura nelle 24 ore successive all’evento meteorico ed il sovraccarico idraulico dovrà essere contenuto entro il limite massimo di 20 l/s per ogni ettaro di superficie scolante impermeabilizzata.
Se vuoi informazioni su una relazione idraulica per il calcolo dell’invarianza idraulica contattaci cliccando sul seguente link
Fonte immagine: www.palermotoday.it